Il progetto di consolidamento del muro del sagrato della Chiesa di Sant’Antonio Abate conseguiva il duplice obiettivo di ripristinare la sicurezza statica del manufatto e di conservare forma, dimensioni, materiali e tecnica costruttiva. Pertanto si prevedevano interventi che assicurassero il raggiungimento dei coefficienti di sicurezza richiesti dalla vigente normativa ma che, ad intervento effettuato, riproponessero la lettura del muro nella sua originaria percezione.

In dettaglio i seguenti interventi:

  1. Rimozione di corpi illuminanti ed impianti preesistenti.
  2. Rimozione della copertina in pietra tenera del parapetto, pulizia della stessa mediante sabbiatura con idropulitrice o a secco per il successivo riposizionamento.
  3. Montaggio e nolo di ponteggio tubolare esterno eseguito con tubo – giunto,  compreso trasporto,  montaggio, smontaggio, nonchè ogni dispositivo necessario per la conformità alle norme di sicurezza vigenti, comprensivo della documentazione per l’uso (Pi.M.U.S.) e della progettazione della struttura prevista dalle norme.
  4. Esecuzione di n. 17 tiranti capaci di 60 t in barre tipo Dywidag mediante perforazione a roto – percussione con batteria perforante diametro 90 – 140 mm attraverso l’esistente muratura, con successiva iniezione cementizia fino ad un massimo di due volte il volume teorico risultante dalla perforazione, con fornitura e posa dell’armatura, delle piastre d’ancoraggio delle testate, dadi di bloccaggio nonché messa in tensione finale.
  5. Demolizione manuale del parapetto in mattoni con pulitura dei materiali riutilizzabili ed accatastamento in cantiere dei mattoni per la successiva ricostruzione del parapetto stesso.
  6. Demolizione manuale di parte del paramento murario (per una lunghezza di 18 m sulla via Mazzini e di 6 m sul cortile interno) per uno spessore di 35 cm, con pulitura dei materiali riutilizzabili e accatastamento in cantiere dei mattoni per la successiva ricostruzione del paramento stesso con i mattoni recuperati disposti di piatto.
  7. Realizzazione di paramento in calcestruzzo armato spessore 20 cm nella porzione di muro di cui al punto precedente su fondazione dimensioni 60 x 50 cm anch’essa in calcestruzzo armato.
  8. Fornitura e posa delle piastre di ancoraggio dei tiranti.
  9. Rifacimento del paramento murario nei tratti di cui ai punti 4 e 5 con mattoni recuperati dalla precedente demolizione disposti di piatto.
  10. Ricostruzione del parapetto in muratura sul sagrato della chiesa con mattoni recuperati dalla precedente demolizione.
  11. Posa in opera della copertina in pietra tenera del parapetto precedentemente rimossa e pulita.
  12. Risanamento della parte di paramento murario non interessata dai lavori di cui ai punti 4 e 5 comprendente la rimozione delle parti deteriorate o manomesse, la chiusura a cuci-scuci di piccoli vani, vecchie tracce di impianti o passaggi con mattoni pieni a mano o di recupero, con malta cementizia per l’incassamento in profondità e stilatura  giunti in malta di calce opportunamente dosata nelle componenti degli inerti e nella colorazione per renderla simile a quella esistente, preparazione degli incastri per la continuità della tessitura per l’inserimento dei nuovi materiali; scarificatura di tutti i giunti e rifacimento di fughe con rasatura a cazzuola, con sostituzione media di 8 mattoni al m²

Lavori conclusi e realizzati nel 2013