Settembre in Asti.

Da poco ci siamo lasciati alle spalle il Palio e il Festival delle Sagre, e tra i borghi presenti qui ricordiamo Viatosto.

Il lavoro è composto da quattro modelli:

1) un visione d’insieme del Borgo: il nome probabilmente deriva dalla cessazione miracolosa della peste del 1340 che “via tosto” si allontanò dal luogo.
La leggenda vuole che la popolazione per ringraziare la Madonna ampliò la chiesetta.

2) Dettaglio della Chiesa: la struttura originaria denominata  di Santa Maria di Riparupta risale intorno all’XI secolo. L’impianto presentava tre navate con una grande abside e una quota del pavimento circa 50 centimetri superiore alla quota attuale. L’impianto attuale è databile intorno alla meta del XIV secolo

3) Il modello della facciata principale, impreziosita da un portale strombato decorato da cordonature bianco rosse in arenaria e laterizio.

4) Il particolare del Campanile, a pianta quadrata e in muratura a vista. In stile romanico coevo alla chiesa per circa 2/3 della sua altezza ha subito una sopraelevazione a fine ottocento.